Non c’è più l’Europa nello scacchiere
internazionale dopo la caduta del Muro. Se non come appendice agli Usa.
L’Europa vale ora per la economia. Che non è brillante, è anzi stagnante. E fra
tutte le grandi aree del mercato globale è la più inefficiente e la peggio
governata. Sotto la ferula tedesco-merkeliana, un po’ miope un po’ suicidaria.
Ma è anche singolarmente scollata con gli Usa, cui solo rimane in qualche modo
collegata e da cui ha ancora qualche riconoscimento, seppure impaziente. Alla
fine però sempre e solo succube, anche delle politiche stravaganti o
avventurose. Contro Putin e a favore dell’islam, per esempio, senza sapere
perché, o contro l’Iran.
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