lunedì 9 dicembre 2013

Fisco, appalti, abusi (41)

Banca Intesa ha già predisposto le procedure per traslare la Tobin Tax ai cassettisti. Ha anche mandato agli stessi un preavviso: “Dal 13 febbraio si paga”.

La Robin Tax sulle imprese del settore energia è pagata per intero nelle bollette della luce e del gas. Benché la legge dica che la Robin Tax non va traslata al consumatore – il legislatore non ha letto Manzoni, non sa delle leggi-grida.

Ci sarà ora la Robin Tax sulle banche. Che verrà traslata all’utente, sul costo del conto.

Si paga un’imposta di bollo mensile per tenere aperto un conto in banca. Che però è ora obbligatorio. Anche se in sette casi su dieci serve a farsi pagare lo stipendio - una “tassa sul macinato”.

In numerosi uffici postali – a Roma al Trullo, per esempio, e ad Acilia – i pensionati lasciano alle Poste dieci euro quando ritirano la pensione, benché (solitamente) modesta. Servono per farsi liquidare ogni mese senza rogne.

I 10 euro all’impiegato postale si chiamano il “caffè”. Il “pranzo”, 100 euro, e la “cena”, 50, sono necessari, sempre a Roma, per accelerare la fornitura di un servizio: una linea telefonica (la pratica qui va in desuetudine), l’allaccio all’elettricità, al gas, il cambio di potenza.

La fila alle Poste spesso s’interrompe perché l’impiegato va avanti per i fatti suoi, a maneggiare bollettini e missive. Succede qualche tempo dopo che qualcuno, senza fare la coda, si è avvicinato allo stesso sportello per lasciarvi pacchi di bollettini o missive. Per un “caffè”?

Non converrebbe alle Poste privatizzare il trattamento preferenziale, a un euro in meno per esempio del prezzo del “caffè”? 

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