Yazmina canta questa sera a Milano, domani
a Firenze, invece venerdì a Roma.
Invece di che? Come parla la Rai? Il quadro politico si rafforza, si consolida,
si divide - un quadro mobile? tridimensionale? E il governo rassegna le
dimissioni – le mette in lista? Quando non fa la lotta senza quartiere – in
nessun posto? Sul fronte – con trincea? – delle indagini, dei prezzi, della
mafia, della corruzione e dell’evasione fiscale. Mentre la situazione
precipita. La polemica esplode. La sanità è alla paralisi. L’ottimismo è
inguaribile. Il pessimismo pure. E molti scompaiono, quando invece muoiono - immobili, ben presenti.
Con la piaga della povertà, la piaga della mafia e la piaga dell’usura – le
piaghe, perlomeno, sono bibliche.
Facendo un passo indietro – ma da dove? –
sale la tensione nel Medio Oriente. Ogni giorno, ogni ora, da settant’anni
ormai – sarà evaporata? I giudici celebrano il processo – con torte, fuochi
d’artificio? L’economia – donna gentile? arcigna? – esce dal tunnel. E in
campo, le due squadre si affrontano a viso aperto - si tolgono le maschere? Balotelli
non inquadra lo specchio della porta – lo specchio per la allodole? Quando non
insacca - si capisce che è sempre scuro. O infila Buffon, De Sanctis, Marchetti
– che vorrà dire? Magari dopo un contropiede micidiale – col kalashnikoff? O se
ci sono gli estremi del calcio di rigore – o non piuttosto la sostanza? gli
estremi ci sono sempre.
Eco, “Il costume di casa”, li dice
sintagmi sclerotizzati. Da alzheimer, senza rimedio? Ma non hanno nulla di irrimediabile. Che ha da farsi perdonare
la Rai? Che ci nasconde?
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