Crozza
s’inventa Berlusconi bulgaro – che diventa deputato bulgaro. Pronto il
corrispondente da Bruxelles del “Corriere della sera” si attiva per trovare che
Berlusconi non può candidarsi in Bulgaria. Il “Corriere di Crozza”?
L’avvocato
Dotti scrive ai giornali per assicurare che lui non ha mai fatto jogging
“accodato a Berlusconi”. Sarà vero. Con Berlusconi ha solo corso per Forza
Italia e la quasi presidenza della Camera. E per i ricchi onorari da avvocato,
benché fedifrago. Etica lombarda?
Accattoli
ha nel suo “Due parole in croce” su “Lettura” “l’indaffarato papa Francesco”. Populista? Esibizionista? Il papa è indaffarato..
Unicredit
tratta per vendere la Roma Calcio, un credito inesigibile, a un affarista
cinese. E lo fa sapere. Sapendo che i cinesi non fanno mai un affar di cui si
chiacchiera.
Ibrahimovic,
Kakà, Llorente: la Spagna non sarà un cimitero del bel calcio? Compra tutto il
comprabile, e poi lo fa scadere.
I Vigili
in via della Croce che parlano romanesco indignano una “lettera firmata”, che
ne scrive a Paolo Conti, “Corriere della sera-Roma”. Otto di mattina di sabato,
un furgone imbocca contromano via della Croce, dove s’imbatte nella Polizia
Municipale. Il conducente viene così interpellato: “Ahò! Che te sei detto:
annamo ‘n bocca ai viggili contromano?” Un romanzo.
Ma Conti
è indignato veramente.
Un anno
fa la Guardia di Finanza denunciò abusi nei rimborsi spese alla Regione Lazio.
La Procura di Roma perseguì quelli della destra e cestinò quelli Pd. La Guardia
di Finanza ha dovuto cercare un’altra Procura per completare la denuncia, e ora
l’ha trovata a Rieti. Poi dice che le Procure non sono postriboli politici.
Si
conferma pure il dossieraggio delle varie polizie, che cercano dopo, quando decidono,
la Procura che ci metta il cappello.
Il
“Corriere della sera” non pubblica la notizia dell’incriminazione della
sinistra al Consiglio regionale del Lazio. Non ha più i rapporti noti con la
Guardia di Finanza?
Il “Corriere
della sera” pubblicherà la notizia degli abusi Pd sei giorni dopo, annegata in
un paginone sui misfatti della destra alla Regione Lazio, già celebrati un anno
prima per molte settimane. Due giustizie, informazione unica?
Due
“enormi” plichi di firme per i referendum sulla giustizia, almeno due, quelli
della Calabria, inviati per corriere alla Cassazione entro le scadenze
prescritte, sono stati respinti al mittente. Dopo una giacenza di dieci giorni
per far scadere i termini. Non si sarebbe mai pensato la Cassazione legata alla
‘ndrangheta dei trasporti.
Il sindaco
di Roma Marino rifà la giunta quattro mesi dopo averla nominata. Una giunta che
aveva faticato due mesi a comporre.
Marino,
per essere precisi, pensa di rifare la giunta. Un’offa al consiglio comunale
perché eviti di sciogliersi per andare al commissariamento e a nuove elezioni.
Un’assemblea eletta che preferisce sciogliersi dopo sei mesi era ancora da
vedere.
La Juventus vince 3-1, ma per “Repubblica” si
merita tra insufficienze e sette 6. Poi dice che il giornalismo è accomodante.
Piano e
Rubbia scoprono di essere senatori a vita per votare la decadenza di
Berlusconi. Non vogliono che si dica poi che non hanno fatto la resistenza? Poi
dice che la sinistra perde le elezioni perché gli italiani sono coglioni.
Evidentemente.
Il
senatore manager (immobiliarista, se ne vergogna) Stefàno, ex Dc (indipendente) ora vendoliano (indipendente),
resterà negli annali come colui che impedì a Berlusconi di difendersi alla
Giunta per le immunità. Cioè per una prepotenza – in realtà un’illegalità. Per
dare ragione a Berlusconi?
Il senatore
Grasso si ricorderà per il voto palese contro Berlusconi. Uno sberleffo al
regolamento – in realtà un’illegalità – per fare del Senato una gogna. Aveva
paura che Berlusconi non decadesse?
Dove va
Franco Baldini, l’antijuventino, crolla tutto: la Nazionale inglese, la Roma,
il Tottenham. Porterà male?
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