Messi
insieme, i testi base del futurismo fanno un’antologia umoristica. La “divina
velocità”, l’“istinto eroico”, contro il “chiaro di luna” e contro “Venezia
passeista”. La “il disprezzo della donna”, e della sintassi? “Illuminazioni,
dice Marinetti nell’introduzione apparsa all’epoca su “Le Figaro”, alla luce di
“lampade di moschea”… Molto manierista.
Con questa
roba Marinetti ha imposto la voga per le avanguardie, che ha condizionato il
primo Novecento, e ancora dopo, i “Novissimi”. Senza rinnovamento. Le
avanguardie sono sterili? Vengono dalla pittura, ma c’è Picasso per il cubismo,
la più insigne di esse.
F.T.Marinetti,
Tuons le clair de lune!! Manifeste futuriste et autres proclamations, Les Mille-et-une-nuits, pp. 79 € 2,50
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