Si dice pudicamente che il fabbisogno è
cresciuto di 80 miliardi, per non dire che il debito è cresciuto. Ottanta
miliardi in più di debito, in un solo anno. Senza dire dove questo”fabbisogno”
è andato. In un bilancio che ha tagliato e taglia tutte le spese note - tutti i
servizi alla collettività. Possibile che si rubi così tanto?
Per pagare i suoi debiti con le imprese,
la Regione Lazio raddoppia l’addizionale Irpef. Da subito a carico di
lavoratori e pensionati, quelli che pagano le tasse in anticipo. La Regione
Lazio ha amministrazione democrat.
Con i saldi di fine anno è ormai noto a
tutti che Monti ha istituito una seconda patrimoniale sulla casa, oltre all’Imu,
ora Tasi. La chiama imposta per servizi indivisibili, ma nessun servizio è
connesso: si pagano 30 centesimi per ogni mq., foss’anche disabitato, e questo
è tutto.
Si paga l’imposta sui servizi indivisibili
in una con la Tares ai Comuni, la tassa rifiuti. Ma con due distinti sistemi di
pagamento, e due posti dove pagare: l’F 24 in banca (non in banca online,
impossibile, allo sportello), il conto corrente alla posta. La tassa si vuole odiosa.
Su un consumo elettrico di 166 kWh nel
bimestre, per un costo di € 15,27, si paga una bolletta di € 58,85. Il “resto”
è a pagamento della “commercializzazione”, del “dispacciamento”, dell’Iva e
anche di una “perdita di rete”. Quanti ci devono mangiare sulla luce?
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