Si ripubblica
in economica l’edizione otto anni fa di Mario Zonta. Maimonide, medico e
giurista, scrisse la “Guida” sul finire del secolo XII. È una delle figure
maggiori del giudaismo rabbinico, e un conoscitore di Aristotele. Qui propone
in parallelo, in sintesi, la morale aristotelica e la morale ebraica
tradizionale, anzi rabbinica. Con l’obiettivo dichiarato di dare una base
razionale alla religione. Indirizzato ai filosofi e ai religiosi, già allora
divisi fra la tradizione e l’agnosticismo (razionalismo).
Un obiettivo
rivoluzionario. Per l’epoca, 1180-1190. E perché convincente, uno dei più
riusciti. In 186 voci o brevi capitoli, Maimonide si muove con grande capacità
persuasoria. Avendo la costanza di seguirlo, o pregiandosi dell’esoterismo –
numerico, alfabetico, eccetera: Maimonide resta un rabbino e parla soprattutto
ai rabbini.
Mosé
Maimonide, Guida dei perplessi, Utet, pp. 886 € 14
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