sabato 4 gennaio 2014

Guida ai religiosi, per non perdere la ragione

Si ripubblica in economica l’edizione otto anni fa di Mario Zonta. Maimonide, medico e giurista, scrisse la “Guida” sul finire del secolo XII. È una delle figure maggiori del giudaismo rabbinico, e un conoscitore di Aristotele. Qui propone in parallelo, in sintesi, la morale aristotelica e la morale ebraica tradizionale, anzi rabbinica. Con l’obiettivo dichiarato di dare una base razionale alla religione. Indirizzato ai filosofi e ai religiosi, già allora divisi fra la tradizione e l’agnosticismo (razionalismo).
Un obiettivo rivoluzionario. Per l’epoca, 1180-1190. E perché convincente, uno dei più riusciti. In 186 voci o brevi capitoli, Maimonide si muove con grande capacità persuasoria. Avendo la costanza di seguirlo, o pregiandosi dell’esoterismo – numerico, alfabetico, eccetera: Maimonide resta un rabbino e parla soprattutto ai rabbini.  
Mosé Maimonide, Guida dei perplessi, Utet, pp. 886 € 14

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