sabato 11 gennaio 2014

Italia sovietica - 17

Prima dell’intervista con Marchionne, Repubblica.it offriva ieri due video e una dichiarazione di Landini, Fiom-Cgil: “Marchionne è bravo solo  garantire le rendite degli Agnelli”, “Le auto di lusso non garantiscono l’occupazione”, “Fabbriche fantasma”. E una dichiarazione di “Marchionne non dà garanzie”. Tutto gratis. L’intervista è in abbonamento.
Le auto di lusso sono belle e buone se sono Audi, Bmw e Mercedes. Che garantiscono l’occupazione in Germania, e soprattutto si vendono – si continuano a vendere.
Della Fiat si dice anche che non produce più auto in Italia. Come se si castrasse volontariamente, per crudeltà. Non si dice che non le produce perché costano di più, e perché i clienti Fiat, quelli delle Panda e le Punto, non possono più comprarsi una macchina nuova. Il ceto medio decimato dalla crisi: questo sarebbe un argomento, ma si tace.
Crolla Sorgenia, la società elettrica di De Benedetti, forte solo delle centrali prese all’Enel a prezzo di saldo, e per i resto piena di debiti, soprattutto col Monte dei Paschi, e di passivi, nel 2013 per 430 milioni, abbandonata dal socio industriale, l’austriaca Verbund. Ma non se ne ha notizia.
Il Piano del lavoro di Renzi, dice oggi a Claudio Cerasa, sul “Foglio”, Davide Faraone, l’uomo di Renzi, evita volutamente di menzionare l’articolo 18 “per evitare di innescare una reazione ideologica nei nostri Non ne tiene conto, ma non si può dire.

“Noi”, insiste Faraone, “siamo intenzionati a smontare un vecchio modello impostato sulla triade scuola-lavoro-pensioni”. Lo dice al “Foglio” come al confessore, in segreto. 







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