Gli aiuti alle famiglie si riducono al secondo
nome all’anagrafe. C’era una riduzione del cuneo fiscale per aumentare il netto
in busta paga: sparito. L’Imu prima casa, cancellata ritorna come Tasi, che poi
sarà Trise, e poi ancora Iuc. Quattro nomi in pochi mesi, e tante aliquote. Più
onerose di prima quando era stata annunciata la cancellazione. Per l’industria e il commercio (capannoni,
magazzini) anzi raddoppiate. Senza
contare la mini-Imu, una complicazione inverosimile prima che un imbroglio. Mentre
gli insegnanti
devono rimborsare gli scatti di anzianità, e poi non più. E se il governo, dopo
tanti voti di fiducia, annunciasse la sua cancellazione? Letta va da Napolitano
e gli dice: “Presidente, gli italiani è meglio che si governino da soli”.
L’utopia è, non da ora, da quando lo Stato
è nato, la cessazione dello Stato, la cancellazione: gli uomini si autogovernano,
leali e rispettosi. Il governo Letta l’ha realizzata.
Non c’è legge o decisione che prenda che
non sia insostenibile, inutile, annullata. Dal governo naturalmente, ma più
della Funzione Pubblica. Che è il vero Stato, la continuità. Che fa, e subito
dopo disfa. Il più grosso risparmio sarebbe liquidare
questo Stato, tre milioni e più d’incapaci.
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