A
venticinque anni dalla redazione, su commessa dell’Azienda Turistica del
Trentino per “L’Espresso”, questo racconto lungo trascurato dalle bibliografie
è tutto Moravia. Il tema è l’adolescente, scrittore di tragedie, turbato dalla
milanese quarantenne, svagata e forse sofferente, in albergo d’estate sulle
Dolomiti di Brenta. La scrittura è a mezzo tra D’Annunzio e “Dolicocefala
bionda”.
Moravia
era un altro, nei suoi ultimi come nei suoi primi anni, non un farfallone come
il Vate o Pitigrilli, ma la cifra e l’occupazione sono le stesse.
Alberto
Moravia, Il vassoio davanti alla porta
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