Fiat, discussa e pericolante in Italia,
funziona ed è apprezzata negli Usa. Saranno sempre cazzoni, questi americani?
Bob King, il capo dell’Uaw, United Auto
Workers, il sindacato auto americano, dieci (venti?) volte la Fiom, ha
sostenuto Fiat nel salvataggio della Chrysler. Landini, capo della Fiom, un
sindacato che ogni anno perde diecimila iscritti per la crisi dell’auto, ne
contesta ogni virgola. È vero che ha poco tempo da dedicare alla Fiat, i tempi
morti delle comparsate alla Rai, di cui è vedette.
Non solo Rai Tre, anche Rai Uno ha poco da dire
sul passaggio della Chrysler alla Fiat. Giusto quello che si fa dire da ignoti
sindacalisti e un paio di lavoratori. Non che ne sappiano molto.
La televisione fa sessant’anni, ma chi se n’è
accorto? La Rai è un’azienda della comunicazione, o un ufficio di collocamento?
Annamaria Gatto,
Paola Pendino, Manuela Cannavale sono metà della sezione “soggetti deboli” del
Tribunale di Milano. Specializzazione: reati in tema di immigrazione,
sfruttamento della prostituzione. Ma proteggono in Tribunale le prostitute, e
vogliono condannate quelle che resistono.
Litigano Travaglio e Breda sul “Corriere della
sera” per alcuni giorni di fila su chi di loro, e forse Napolitano, è stato
succube, complice, sicofante di Berlusconi. Siamo già all’ortodossia
dell’antiberlusconismo. Ma perché sarebbe di sinistra?
Il presidente della Repubblica blocca il
decreto “Salva Roma”. Lo blocca alla vigilia di Natale, è vero. Ma alla ripersa
il 27 i lettori saranno tenuti all’oscuro del perché e del come. Non bisogna
disturbare il manovratore Letta?
Può essere. Gli stessi lettori, infatti, sapranno
che Letta è deluso. Ma senza dire se di se stesso, del papocchio che ha fatto,
o di Napolitano.
Grillo grida all’impeachment del presidente della Repubblica. Per salvare Letta?
Dirige due teatri d’opera, a Bari e a Roma. A
Roma anche il Parco della musica, che ha tre sale grandi da concerto e alcune
piccole, una grande cavea, e innumerevoli saloni, dove molteplici eventi si
organizzano ogni giorno. Dirige pure, in parte, il Festival del cinema, sempre
a Roma. C’è un solo Fuortes tra i Democrat, un solo manager politico?.
Ma Fuortes è anche ubiquo? È vero che Roma è la
città dei santi.
Va Emma Bonino a Teheran e si effonde con un
peplo alla presentazioni ufficiali. Per non urtare chi, l’interprete – gli
ayatollah se ne fottono?
Non solo la radicale Bonino, ben meno laici e
laiche di Emma si sono prodotte per anni e decenni in guaiti contro l’obbligo
della veletta per le signore che volevano parlare al papa. Solo che il papa l’ha
abolito – ha abolito l’obbligo. Morto il papa, viva l’ayatollah?
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