Nell’anticipazione in inglese, “Monti’s secret summer”, una pagina illustrata del “Financial Timses”, Alan Friedman può porre i problemi veri:
“L’offerta di Giorgio Napolitano, il presidente italiano, a Monti dell’incarico di primo ministro – un posto che era ancora occupatissimo da Silvio Berlusconi, il politico miliardario di centro-destra – è al centro di serie questioni di legittimità in Italia. Cosa avvenne in Italia qull’estate e autunno mentre i politici combattevano la crisi dell’eurozona è ancora un argomento d’intenso dibattito. Che il presidente stesse progettando la sostituzione dell’eletto Berlusconi col non eletto tecnocrate Monti – mesi prima del finale trasferimento dei poteri a novembre – rafforza le preoccupazioni sui ripetuti e forzati interventi di Napolitano nella politica. Il suo ruolo fuori misura dopo la crisi ha spinto molti a chiedersi se ha esteso i suoi poteri costituzionali al limite – o anche oltre…
Piano Passera
“Corrado Passera, un primario banchiere che sarebbe diventato ministro di Monti per lo Sviluppo economico, le Infrastrutture e i Trasporti, aveva intanto luce verde quell’estate da Napolitano per preparare un documento riservato di 196 pagine con le sue proposte per un’ampia “terapia shock” dell’economia. Era un programma di proposte politiche di governo e di riforme che ebbe quattro successive bozze, che Napolitano e Passera discussero avanti e indietro quell’estate e nel primo autunno.
“La crisi s’intensificò nell’autunno. Gli italiani ancora ricordano la smorfia di scetticismo sui volti di Angela Merkel e Nicholas Sarkozy, quando fu loro richiesto a una conferenza stampa in ottobre se avevano fiducia nella capacità d Berlusconi di tagliare il deficit e ridurre il debito, che era allora al 120 per cento del pil. (L’ultima cifra è 133 per cento)….
Chiamata di correo
“(Nell’intervista con Friedman) Monti disse: «E in un’occasione ho discusso il documento di Passera con Napolitano, e quindi dopo, mesi dopo, quando fui nominato primo ministro, immediatamente chiesi a Passera di entrare al governo”….
Fermare Berlusconi
“Molti italiano tuttora disprezzano Monti per il programma di austerità e come un burattino della Commissione Europea o della signora Merkel. In retrospettiva, ha mancato di tocco politico ma è stato un figura di transizione utile in un tempo di crisi. Monti dice che il suo miglior risultato è stato di entrare in politica alle elezioni di febbraio 2013 a spese del partito di Berlusconi. “Non fosse stato per i voti che ho tolto al centro-destra”, ha detto Monti nell’intervista, “Berlusconi ora sarebbe o il presidente della repubblica o il primo ministro, quindi ho ottenuto un risultato concreto bloccando questo”….
Seri problemi costituzionali
“Progettare in segreto, anche come misura contingente, la nomina di un nuovo primo ministro quando una maggioranza parlamentare è al governo può essere un’azione prudente e responsabile per un presidente ma non è un potere esplicito assegnato dalla Costituzione, anche se c’è una crisi finanziaria in corso in mezza Europa come era il caso nell’estate del 2011.
“Checché si pensi di Berlusconi, seri problemi costituzionali sono posti dalle manovre dietro le quinte che risultarono nella nomina del suo successore”.
lunedì 10 febbraio 2014
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