Passa
un rom corpulento, scuro, sudicio, con un carrello della spesa, apre col pedale
i cassonetti, li blocca aperti con un’asticella, che forse porta lungo il
braccio, e rovista rapido nella spazzatura. Fa tutto con una mano: la stessa
che porta il carrellino apre il cassonetto, lo blocca con l’asticella, rovista.
L’uno dopo l’altro, i cassonetti della indifferenziata.
Passa ogni giorno alla stessa ora, più o meno, venendo dal lato abisso della strada, seguirà un piano dettagliato di recupero dei rifiuti. Va eretto e parla al cellulare, che tiene all’orecchio con l’altra mano. Anche l’abbigliamento, a un secondo sguardo, non è sudicio, è solo trasandato.
Passa ogni giorno alla stessa ora, più o meno, venendo dal lato abisso della strada, seguirà un piano dettagliato di recupero dei rifiuti. Va eretto e parla al cellulare, che tiene all’orecchio con l’altra mano. Anche l’abbigliamento, a un secondo sguardo, non è sudicio, è solo trasandato.
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