Ottanta secondi per uno scippo sono tanti. C’è
tempo per richiamare l’attenzione, intromettersi, chiamare il 113, aiutare la vittima. Non a Napoli, dove nessuno si
occupa della donna aggredita, nella videoripresa in rete, giusto un mendicante,
per giunta “extracomunitario”. Mentre qualcuno rimette volenteroso in sella lo
scippatore, caduto con la moto.
Napoli è oltre ogni bontà. Nell’estate del 2008
ci fu - rilevata solo oltralpe – la Napoli che si faceva il bagno indifferente
accanto al cadavere di due ragazze annegate. Un episodio eccezionale anche
allora, che però è la realtà quotidiana, seppure meno stridente. Quante videate
non abbiamo visto in questi anni di sparatorie e altre violenze a Napoli senza
che nessuno si curi della vittima?
Napoli si vuole sempre nobilissima e anema e core – gli stereotipi di
cui è vittima, che un’intellettualità vacua le ha cucito addosso. Mentre è a
tutti gli effetti la vera città metropolitana italiana, senza cuore. Quando l’Italia dopo la guerra
scopriva l’America, scoprì che a New York la gente andava di corsa, senza
curarsi del morto sul marciapiedi. Napoli è la New York italiana. L’unica
differenza è che New York è cambiata, si è umanizzata, Napoli no
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