lunedì 17 febbraio 2014

L’unanime silenzio su Renzi

Il silenzio è assordante attorno alla crisi. Il consenso è unanime attorno a Renzi. Una procedura atipica, e anche incostituzionale (dicono di no, ma lo è), non solleva un ciglio. Mentre un rivoluzionario trova tutti proni. Tutti quelli che contano, nei media e nel poteri. C’è di che avere paura.Nemmeno il rifiuto della politica in Sardegna, il terzo in pochi mesi, smuove la bonaccia d’ordinanza. Renzi non si sa che cosa vuole, l’ha voluto con metodi da golpista, e tutti tacciono. . A sinistra, al centro, e a destra. Tacciono i comici di regime. Forse solo per non sapere ancora da che parte stare. Tacciono gli ultimi liberali. Che però sono in cattività, li tengono in gabbia per esibirli. Ma tacciono anche i (suoi) compagni. E i vestali dell’ortodossia? È Renzi l’uomo dell’ortodossia? Quale?Tutto si riconnette se si ricorda che Renzi fu “lanciato” da un’intervistona con “Panorama” nel 2004, settimanale di Berlusconi, diretto da Carlo Rossella. Dice: ma Berlusconi non fa parte dei poteri. Ora, dopo le intemperanze con Ruby.  

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