Sessanta
miliardi è il prezzo della corruzione in Italia, stima l’Unione Europea. Sessanta
l’anno. Di soldi pubblici, naturalmente. Ma nessuna spending
review ci mette mano: gli appalti sono sacri.
“Juve
irresistibile” in prima, “Gol e spettacolo, travolta l’Inter”. Va bene Marchionne.
Va bene FCA a Wall Street, a Londra e ovunque. Sono anche buone, le macchine
Fiat. Dimenticata è la Volkswagen, e i favori maligni degli arbitri, il “Corriere
della sera” non vede che Torino. Da Torino
sono arrivati gli unici soldi veri dell’aumento di capitale che tiene in vita l’azienda
– l’aziende “Corriere della sera”, l’orgoglio di Milano.
Non
risparmia Fazio i segni d’insofferenza alla presidente della Camera Boldrini.
Che dice cose gravi: i grillini incitano alla sovversione, i grillini incitano
allo stupro. Fazio la lascia parlare sola – si volta indietro, si sdraia
inerte, non interloquisce, guarda altrove. E alla fine improvvisa (leggendo)
una fantomatica privatizzazione della Banca d’Italia. Che Boldrini, sottinteso, avrebbe favorito - dall’estrema sinistra?
Fazio forse non sa quello che dice (legge). Ma alla Rai?
Fazio forse non sa quello che dice (legge). Ma alla Rai?
Sessismo,
squadrismo, antiparlamentarismo, immigrati a mare, e libri bruciati: Grillo non ci risparmia
nulla del fascismo. Ma i vestali dell’antifascismo, sempre in allarme, non
glielo rinfacciano. Quando il fascismo è
vivo, i gatti ronfano.
“Il
Sole 24 Ore” avvia la vendita in edicola di una serie intitolata “Roma e l’impero”.
Il primo volume, cartonato, è offerto per niente, € 4,90. La cosa non è
insolita, le enciclopedie in genere esalano l’ultimo re spiro in edicola. Ma
questa seria non ha la prefazione (la “cura”) di U. Eco.
D’Alema,
Polito, il senatore Corsini, tutti Pd ecx Pci, si spostano fino a Castenedolo, non proprio alle porte di Roma,
per festeggiare Fini che ha scritto un libro contro Berlusconi. In un chiesa, com’è giusto. Per parlare male
di Renzi. Ma Fini non è l’ultimo segretario del Msi, che Berlusconi portò alla
democrazia? Dio li fa e loro s’accoppiano.
Dispiace
per Polito, che è analista acuto. Senza senso del ridicolo?
La
Guardia di Finanza denuncia Angiola Armellini come evasore fiscale. Con
violenza, nei numeri e i nei capi d’accusa. Mentre l’imprenditrice non lo è:
L’accusa
è mossa di venerdì, in modo da avere un wek-end di vilipendio sui media. Angiola
Armellini è una novità, in genere al ludibrio venivano additati gente dello
spettacolo e dello sport, Sofia Loren, Pavarotti, Tomba, Valentino ossi.
La
Guardia di Finanza sa che l’evasione non si combatte con gli sghignazzi. Perché
lo vuole far credere?
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