Una polizia
invece di sei sarebbe un gran risparmio, e anche una riforma utile – è strano
che Renzi se la sia fatta sfuggire nel suo crozziano “catalogo”. Nella vulgata
ci sono due polizie, i Carabinieri e l’ex Pubblica Sicurezza, la Polizia
propriamente detta. Che si fanno sgambetti e si rifilano bufale. Invece, già
all’epoca della vulgata erano in tre: c’era, non detta ma vigile, vigilantissima
col suo Ufficio I, la Guardia di finanza. Che in alcuni casi controlla i
bilanci e gli scontrini, e nel molto tempo libero intercetta e si tiene
informata, del più e del meno.
Ma questa è
preistoria.
Da un paio di
decenni ne abbiamo sei, di polizie. Perché ognuna si è sdoppiata: con lo
Sco la Polizia, col Ros i Cc, e con lo
Scico la Gdf. In guerra tra di loro, cioè con le rispettive armi. O meglio:
sfidate in guerra dalle rispettive armi, i cui generali non digeriscono la
concorrenza dei generali dei servivi operativi, di carriera più svelta. Sei
polizie in guerra tra di loro invece che contro il crimine, se ne potrebbe fare
un primato.Ne abbiamo più
di un caso. In Polizia meno. Ma qualcosa c’è stato a Napoli da parte dello Sco
contro il capo della Criminalpol, che prendeva troppi camorristi – non perché
li prendesse, ma perché li prendeva lui e non lo Sco. I casi più eclatanti sono
quelli dei CC contro il Ros. Prima quello di Mori poi quello di Ganzer. Meno scoperti
(più coperti dai cronisti) ma ancora più gravi quelli della Guardia di Finanza.
A Milano contro il generale Pollari per il “sequestro” di Abu Omar. E ora a
Bari contro il generale Bardi e il maggiore Sportelli.
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