Nel 2013, con tanto parlare di rilancio, e di rilancio europeo, è stato perduto in Italia mezzo milione di posti di lavoro – almeno mezzo milione. Malgrado un ricorso record alla cassa integrazione. Il dato più negativo dall’inizio della crisi nel 2007.
Il prodotto interno lordo dell’Italia si è ridotto di 9 punti percentuali nei cinque anni a fine 2013.
Il reddito pro capite si è ridotto nei cinque anni dell’11,1 per cento.
Nei cinque anni sono stati chiusi 2,2 milioni di posti di lavoro, ne sono stati aperti 800 mila nuovi. Con un saldo negativo di 1,3 milioni di posti di lavoro.
Nel Lazio, nei primi quarantacinque giorni del 2014, hanno chiuso 92 aziende in media al giorno.
A dicembre le sofferenze bancarie hanno superato i 150 miliardi (a 156 miliardi), secondo la Banca d’Italia. Sono i crediti non rimborsati alla scadenze. Sono pochi, sono molti? Sono il 10 per cento del pil, sono il doppio del 2010, sono aumentati nel 2013 del 25 per cento.
Un terzo delle famiglie italiane
è al di sotto o sulla linea della povertà - “non arriva alla fine del mese”.
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