domenica 2 febbraio 2014

Renzi rosso

Non è stato votato da molti, ma è stato l’eletto del Quadrilatero, le regioni “rosse”. Un’elaborazione di “Lotta comunista”, sui dati delle primarie democratiche forniti dalla commissione elettorale del partito, conferma che la partecipazione alle primarie di dicembre è stata la più bassa della serie. E che Renzi è il candidato di nemmeno due milioni di votanti. Ma mostra anche che Renzi ha avuto soprattutto il voto delle regioni “rosse”.
Nel Quadrilatero, che rappresenta un terzo abbondante di tutti i partecipanti alle primarie, Renzi ha avuto quasi due quinti del voto, il 38,2. Come a dire che “tutti” gli elettori di Emilia e Toscana hanno votato per Renzi. E, in parallelo, che la “vecchia guardia” dei D’Alema-Bersani è stata rimossa, se non sradicata.
Nelle altre macro-regioni, Triangolo, Nord-Est (le Venezie), Centro-Sud e Isole, Renzi ha avuto percentualmente meno delle quote di partecipanti al voto. Solo il Quadrilatero peraltro si è mobilitato per le primarie: rappresenta il 17,3 per cento dell’elettorato nazionale ed esprime il 25, 9 per cento, un quarto, dei voti per il Pd, ma la sua incidenza sulle primarie è stata del 34,6 per cento - e sul voto per Renzi, appunto, del 38,2. Debole invece la partecipazione al Nord, Triangolo e Nord-Est. Debolissima al Centro-Sud e nelle isole, comprese dunque le grandi città, Roma, Napoli, Palermo, Bari. 

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