Quando è nato l’euro
la teoria s’è diffusa che le banche centrali europee avevano perso ogni
funzione, giusto la vigilanza sulle banche. Non è vero, e la Bundesbank lo
dimostra, la banca centrale tedesca, che continua ad avere una funzione di
primo piano insieme con la Banca centrale europea, e spesso a essa in
antagonismo, non sempre soccombente.
In Italia la
teoria fu fatta propria dalla stessa Banca d’Italia, i cui governatori, Fazio e
Draghi, si dedicarono quasi esclusivamente alla ristrutturazione del sistema
bancario: accorpamenti, consolidamenti, liberalizzazione degli sportelli, liberalizzazione
del credito. Con Fazio per formazione culturale e interessi, con Draghi per
rispetto verso Ciampi. Ma con entrambi, in realtà, per Ciampi.
Il disvestimento
della Banca d’Italia da ogni funzione monetaria è avvenuto con l'entrata di Ciampi in
politica, che ha coinciso con il dopo Maastricht e l’avvento dell’euro. Come presidente
del consiglio, ministro del Tesoro, presidente della Repubblica. Come se la
Banca d’Italia avesse delegato la funzione al suo esponente di maggior lustro.
Da otto anni
Ciampi non è più in politica, ma la Banca d’Italia sembra aver perduto anche il
flair della politica monetaria, oltre
che la capacità e la voglia di fare. Non esprime più nemmeno pareri.
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