Si
votava vent’anni fa, il 27 marzo. Una settimana prima era prevedibile il
risultato – e il seguito:
“Galoppa il Cavaliere Berlusconi. Lo
fanno galoppare. All’apparenza lo fanno anche criticare dai loro giornaloni, Ma
lo sostengono, e lo faranno vincere in scioltezza. “Destra” e “sinistra”
insieme, la borghesia di destra e quella di sinistra. Puntano al dopo, quando
il folle Berlusconi si dovrà disvestire di tutto, tv, giornali, supermercati,
case editrici, assicurazioni, società immobiliari: si prenderanno tutto “a
gratis”, ridono come i pescecani. E se non cederà passeranno all’opposizione,
che è pratica nobile.
“Non è una profezia, il futuro è
segnato. Il tempo di organizzarsi e l’«arricchito» Berlusconi – i ricchi sono
censori - non avrà più il suo impero, o
lo avrà malandato, e non sarà più leader in politica. Potrebbero anche farlo
azzannare da Borrelli, il Cavaliere finora intemerato”.
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