Non c’è gas
americano disponibile per le esportazioni. Ci sarà, forse, quando e se saranno
messi in produzione gli scisti bituminosi, a un costo elevato e a rischio
ambientale.
Si leggono e si
ascoltano stupidaggini, le (poche) volte che la politica estera fa capolino nei
giornali. Nel caso dell’Ucraina, che pure è vicina, di più. Che Obama abbia
promesso all’Europa il gas americano non è possibile. Ma è quello che scrivono
i giornali italiani – solo quelli italiani tra le lingue conosciute. I quali escludono
che ci sia “un legame diretto” fra la
crisi in Ucraina e possibili tensioni sul mercato dell’energia. Mentre è un
fatto, anche notorio, che ci sono. E si dà per scontato che l’Europa potrà
contare sul gas Usa “liquefatto”. Cioè, ammesso che ce ne sia abbastanza per le
esportazioni, se e quando si consentiranno sulle coste italiane i terminali. Una
pratica lunga non meno di dieci anni, mentre le interruzioni del gas russo si
avrebbero subito.
Si vuole anche
il gas americano a 4 dollari mentre in Europa il costo medio sarebbe di 10
dollari. Ma, a 4 dollari prima della liquefazione?
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