giovedì 27 marzo 2014

Obama non è Kennedy, oppure sì

Per una cosa di sicuro Obama si può dire un nuovo Kennedy, oltre che per essere (essere stato) giovane e minoritario: per predicare la libertà mentre fa le guerre sbagliate. Kennedy a Cuba e al Vietnam, mentre predicava alto e forte la difesa della libertà a Berlino. Obama alla Libia e alla Russia, dopo averci provato in Siria e perfino in Iran, che ora a Bruxelles invita: “Cari ragazzi, difendete la vostra libertà”. Da chi?Nello stesso giorno l’ex cancelliere socialista Schmidt ricorda alla “Zeit” che “nelle due guerre mondiali la Russia era con l’Occidente” (e “la Germania dalla parte sbagliata”, aggiunge). Che ora Obama e i suoi persuasori vorrebbero “Oriente”, cioè qualcosa di infido, dispotico. E per quale motivo?
Schmidt ricorda anche che “fino ai primi anni Novanta l’Occidente non ha dubitato che Crimea e Ucraina fossero parti della Russia”. Fino a che la Russia, con Gorbaciov e Eltsin, sembrava disintegrarsi. Poi c’è stato l’allargamento della Nato, fino addirittura alla Georgia. Obama dice che non è una guerra fredda, ma che altro è? È il rollback, che gli Usa perseguono fuori del tempo – era una delle politiche della guerra fredda. E ora addirittura all’interno degli interessi vitali, se non del territorio nazionale, della Russia.

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