Per una cosa di
sicuro Obama si può dire un nuovo Kennedy, oltre che per essere (essere stato)
giovane e minoritario: per predicare la libertà mentre fa le guerre sbagliate.
Kennedy a Cuba e al Vietnam, mentre predicava alto e forte la difesa della
libertà a Berlino. Obama alla Libia e alla Russia, dopo averci provato in Siria
e perfino in Iran, che ora a Bruxelles invita: “Cari ragazzi, difendete la
vostra libertà”. Da chi?Nello stesso
giorno l’ex cancelliere socialista Schmidt ricorda alla “Zeit” che “nelle due
guerre mondiali la Russia era con l’Occidente” (e “la Germania dalla parte
sbagliata”, aggiunge). Che ora Obama e i suoi persuasori vorrebbero “Oriente”,
cioè qualcosa di infido, dispotico. E per quale motivo?
Schmidt ricorda
anche che “fino ai primi anni Novanta l’Occidente non ha dubitato che Crimea e
Ucraina fossero parti della Russia”. Fino a che la Russia, con Gorbaciov e
Eltsin, sembrava disintegrarsi. Poi c’è stato l’allargamento della Nato, fino
addirittura alla Georgia. Obama dice che non è una guerra fredda, ma che altro
è? È il rollback, che gli Usa
perseguono fuori del tempo – era una delle politiche della guerra fredda. E ora
addirittura all’interno degli interessi vitali, se non del territorio
nazionale, della Russia.
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