sabato 8 marzo 2014

Ombre - 211

La Polonia chiede la mobilitazione della Nato contro la Russia. Bisogna voler bene alla Polonia, per molti motivi, ma perché indurre sempre la catastrofe?

Il sindaco Marino candida Rodotà all’Acea. E perché non all’Atac, alla spazzatura, al dopolavoro costituzionale? Rodotà for President, suona bene.

Carlo Rossella, presidente di Medusa, che ha prodotto e distribuisce “La grande bellezza”, non perde minuto dopo l’Oscar per dire il film un ingrandimento di Dagospia e la rubrica “Cafonal”. Con imbarazzo, s’immagina, di Roberto D’Agostino, editor intelligente.

O l’anti-campagna di Rossella è un altro trucco di Berlusconi - “parlatene male, ma parlatene”? Diavolo d’un Berlusconi, s’infila dappertutto.

Ma perché spendere per questo? Quello delle olgettine è proprio un vizio.  

Infaticabile, l’onorevole Anzaldi, che rappresenta il Pd nella commissione Rai, protesta con la Rai e minaccia interrogazioni. Virginia Raffaele ha fatto a “Ballarò” l’imitazione di Maria Elena Boschi, ministra Pd, e questo non sta bene: è anticostituzionale, dice l’onorevole. Virginia può fare, come ha fatto, solo l’imitazione di Berlusconi, Carfagna, Pascale, la fidanzatina di Berlusconi, e il cagnetto della fidanzatina di Berlusconi.

Sorrentino (in quanto regista della “Grande bellezza”, tributo a Roma), dopo Muti: la cittadinanza onoraria di Roma trova sempre la destra reticente, cioè contraria. L’incapacità culturale è un fatto e non un’opinione – l’incapacità politica cioè: la destra si regge in Italia solo per Berlusconi.

Nel caso di Muti le reticenze furono specialmente gravi, perché la sua chiamata a Roma fu il solo titolo di merito dei cinque anni di Alemanno, l’unico sindaco di destra di Roma. Sconfitto su Muti, Alemanno boccia Sorrentino.

Marco Demarco dà lezioni di sinistra a Vendola sul “Corriere della sera”. Il mondo si capovolge?

Fa gli ascolti della serata “La grande bellezza” su Canale 5.  Numeri non eccezionali, per la verità, ma il segretario della commissione parlamentare per la Rai, il Pd Anzaldi, è furente: “I telespettatori si sarebbero attesi di vedere il film premio Oscar sul servizio pubblico”. Tutto pur di non ammettere che il film è stato prodotto da Berlusconi, prima che mostrato.

La ministra Maria Elena Boschi proclama: “I sottosegretari indagati restano al governo”. Quelli del suo partito, il Pd. Il giorno dopo che ha costretto un sottosegretario a dimettersi per motivi di opportunità, non indagato, solo accusato da personaggi squalificati. Non del suo partito, del partito della ministra.
La vecchia casta non si riteneva coperta dall’impunità.

O la bella e prosperosa Boschi è provocante anche al governo, non solo a “Ballarò”? Non passerà per sciacallo? Sembra che gli incisivi le si allunghino, a forza di sorridere.

Particolarmente odioso il raffronto tra De Basso de Caro, accusatore della ex berlusconiana De Girolamo, e la stessa De Girolamo. Questa, non indagata, fu costretta a dimettersi da Pd. De Basso de Caro, l’accusatore Pd, è indagato, ma lui è al governo con diritto.
Non si può dire “mafia dei giudici” perché è dominio di Berlusconi, ma come chiamarla?

“L’Europa impari a non aver paura”, Bernard Henri Lévy incita: fa senso vedere un vecchio “nuovo filosofo” alla testa di ogni guerra “umanitaria” di aggressione. Che ora vuole l’Europa in guerra contro la Russia, nientedimeno. A tanto arriva il gigionismo?
D’Annunzio rischiava, era presente fisicamente, questo Lévy incita al coperto dei giornali, remunerato.

Hanno un’Aula Magna anche i servizi segreti, Aisi. Ci terranno i concerti? Le riunioni plenarie?
A viso scoperto?

È vero che tutti hanno da qualche temo Aule Magne, e ci tengono ogni anno Inaugurazioni e Prolusioni. Le Aule Magne hanno sostituito le Eccellenze. Sono più evocative?

È di Vicenza, ma a quindici anni parla tedesco, ascolta Wagner, corrisponde con Angela Merkel, ha un fidanzatino tedesco, dei tedeschi apprezza “l’ordine mentale, il rigore, e la capacità di fare i conti con la storia”, cosi pensa, essendo anche Alfiere d’Italia per aver pubblicato tre libri. Si appresta il nuovo Italiano?

Umberto Cottarello, “anima della Leopolda” – una delle tante per la verità, c’è anche Pif, etc. – e quindi dell’avvento di Renzi, è lo sceneggiatore della “Grande Bellezza”, che Berlusconi ha prodotto. L’arte unisce – prima o dopo i soldi?

“La Grande bellezza” è piaciuto indistintamente dovunque è stato proiettato, in Gran Bretagna, negli Usa, in Spagna. In Italia a metà. I commenti a mymovies non vanno oltre il 3 (su 5): chi scrive è (giustamente) di sinistra e non può apprezzare. Berlusconi obstat, un arricchito: la divisione ancora c’è, tra parvenus e buoni borghesi.

Roberta Pinotti, pacifista, capo educatore Agesci, World Social Forum di Porto Alegre a gennaio del 2001, Genoa Social Forum  dello stesso 2001, contro il G 8 di Genova, è ministra della Difesa. Molto bene accetta. I pacifisti sono militari?

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