domenica 16 marzo 2014

Ombre - 212

Il rivoluzionario è parricida, ricorda Toni Servillo dopo l’Oscar che ha scatenato le invidie, “noi invece siamo fratricidi”, noi italiani. L’aveva già detto Saba, il poeta, ma dopo cinquant’anni è sempre vero.

“Secondo me è stato perseguitato dai magistrati. È una magistratura che ha giocato sull’uomo, come anche in altri casi, diciamocelo”. Don Mazzi dice quello che tutti sanno – il perseguitato è Berlusconi. È anche anticonformista, va contro i benpensanti. Ma “la rete” è tutta contro di lui. Si penserebbe la rete anticonformista, non sono tutti per Grillo e i vaffanculo?, e invece è monolitica. È povera di spirito.

C’è una coda di tre ore sabato sera alla libreria del Parco della musica a Roma per la firma di Francesco Guccini, dopo il suo siparietto con Cazzullo nella sala Sinopoli sul suo “Nuovo dizionario delle cose perdute”. Ma non si sa se complimentarsi – Guccini ha giusto il tempo di mettere una firma, non può chiedere nemmeno il nome del dedicatario.

Può darsi che a Roma non ci siano 20 mila giornalisti “professionisti”, iscritti cioè all’Ordine, come dice “Il Fatto quotidiano” – è probabile che siano di più. Ma il fatto resta: si sono moltiplicate le lauree in giornalismo con annessa “professionalità”. Mentre il giornalismo attivo, praticato, si restringe – il contratto giornalistico è troppo oneroso, la pubblicità è in contrazione da sei anni, tutti gli editori chiudono o licenziano.

Le scuole di giornalismo creano giornalisti professionisti senza pratica. Mentre prima il giornalismo si praticava, cominciando a lavorare. La professione  segue un cammino inverso rispetto al trend del mercato del lavoro, dalla pratica al diplomificio. E si occlude gli sbocchi: l’avviamento al lavoro si faceva con una contrattualistica meno onerosa. Ora l’avviamento è ugualmente necessario, perché il professionista laureato non ha pratica, ma costa subito molto.

Domenico Quirico racconta sulla “Stampa” che fu subito al suo ingresso in Siria, nel viaggio che finì nel rapimento, che seppe del fallimento della rivoluzione. A Yabrod, enclave cristiana alla frontiera col Libano. Il parroco gli confidò, nell’attimo che le guardie della rivoluzione li lasciarono  soli in sacrestia, che i rivoluzionari erano criminali: grassatori e assassini. Ma Quirico non lo scrisse.

Quirico, come i tanti inviati e “specialisti”, oggi dice: la rivoluzione in Siria è finita. Era mai cominciata? Qualsiasi  senso si dia alla parola rivoluzione. Il Levante è tossico per i semplici - chi non è mitridatizzato.

Il parroco di San Cosimato, la chiesa di Trastevere a Roma, ha appeso alle colonne del pronao tanti manifesti col papa, tutti all’insegna: “Non ci facciamo rubare” (la fede, la speranza, la forza missionaria, etc.). Ci sono i ladri anche della fede?

Si destina infine, dopo una quarantennale resistenza, compresa quella di Renato Nicolini, l’inventore della “città per tutti”,  il Foro di Augusto a Roma a “suoni e luci”. Il Foro “quello vero”, assicurano i cronisti entusiasti. Sulla scia del sindaco Marino che si sbrodola: “Non sto nella pelle dalla gioia”. Lo ricorderemo per questo, per (un po’ di) barbarie?

Non sarà Suoni e Luci al Foro di Augusto ma Son et Lumière: è francese la grande invenzione di videate turistiche notturne nei “luoghi della cultura”. Che di giorni restano per questo impigliate in ragnatele di fili, fari e tribune in tubi innocenti.

Son et Lumière al Foro di Augusto costerà solo 10 euro, per tre turni a notte, assicurano i cronisti, sempre entusiasti. Vale la pena, per tanto poco?

Luigi Accattoli elogia papa Bergoglio “in aperto conflitto con gi egoismi che caratterizzano il Nord del mondo”. E gli egoismi del Sud, che pure sono feroci? In America Latina, per esempio - in Argentina.

Il sindaco di Roma Marino, dopo aver fatto fuoco e fiamme, senza motivazioni, contro il cda a il management di Acea, azienda quotata in Borsa, fermamente dice: “No a ingerenze politiche”. Di chi?

Ma non c’è il sospetto di aggiotaggio, Pignatone vigila, il suo compagno di fede al vertice della Procura. Le regole? Quali regole?

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