sabato 22 marzo 2014

Ombre - 213

L’arresto del pd di Messina Genovese “Repubblica” confina al secondo giorno in dieci righe. E non ha una riga per i novant’anni di Macaluso, celebrati al Senato, con Grasso e Napolitano. Per la crisi dei giornali?

“Repubblica-Palermo” pure, trascura Genovese. Eccitata dal ponte sull’Oreto, i pini della circonvallazione, e il mafioso col sussidio disoccupazione (è il primo?).

Sono vent’anni tra pochi giorni dal trionfo di Berlusconi alle elezioni del 1994, ma non se ne parla. Per scongiuro?

Dunque, l’inchiesta non era inventata, un giudice ha dato ragione al pm Robledo che accusava i gestori di Expo 2015 di malversazioni. Sembrerebbe una cosa enorme. Ma non c’è scandalo, Milano si assolve.
Forse per solidarietà col Procuratore capo Bruti Liberati, che non voleva l’inchiesta.

Un’altra inchiesta su Expo 2015 Bruti Liberati ha tolto a Robledo, competente per materia, e l’ha passata a Boccassini. Fra i due giudici c’è differenza?

Ma  Russell Crowe, il “Gladiatore”, è stato benedetto dal papa oppure no? I giornali italiani sono divisi, ma è importante saperlo. Perché poi dobbiamo andare a vedere il suo film, “Noah”, che ha portato a propagandare in piazza San Pietro.

O il papa non l’ha benedetto perché “Noah” è stato bandito dai paesi mussulmani?

Allelujah per il via libera della Corte costituzionale tedesca al Fondo europeo salva stati, 700 miliardi. Meno male, la Germania è grande. Nessuno – ma proprio nessuno - ricorda che la Germania ha speso per salvare le sue banche (e associate, in Austria, Belgio, Olanda), la stessa cifra, ma di soldi europei benché senza Fondo, nel 2006-2009. Senza chiedere il parere di nessuno.

Scioperano  mercoledì i mezzi pubblici, il terzo sciopero in tre mesi a Roma. E si apre a tutti la ztl, la zona a circolazione limitata, dove durante la chiusura si respira. Si può dire annullato con gli scioperi l’effetto chiusura domenicale della città al traffico, per la terza domenica. È un gioco, virtuoso, molto – moriremo di politicamente corretto.

“Milano, la procura isola il pm: «Nessuna inchiesta insabbiata»”, assicura Colaprico su “Repubblica” martedì. Non è vero. Ma è comprensibile, c’è un po’ d’irritazione perché il Csm ha privilegiato nella confidenza dello scandalo il “Corriere della sera”.

La Procura di Milano ha insabbiato (“chiuso in cassaforte”) l’inchiesta sull’asta pilotata per la privatizzazione di Sea, la società degli aeroporti, esattamente fino al giorno di chiusura dei termini per l’asta stessa. Altrove ci sarebbero stati arresti per questo, non denunce – dopo due anni – al Csm.  Ma a Milano, e al Csm, si può.

La pagina di “Repubblica” martedì sul (non) scandalo alla procura di Milano s’infioretta di un “breviario” di Gianluca Luzi: “Il Milan sembra il Pdl ultima fase. Ma del Milan non si può dare la colpa ad Alfano”. Ne sentivamo la mancanza: manca effettivamente Berlusconi in questo nuovo colpo di teatro della giustizia di Milano. Non ci sarà un errore?
 
“Solo il 5 per cento dello spazio aereo è controllato”, lamentano le security americane dopo la scomparsa dell’aereo in Malesia. Spiateci tutti.

Il partito Democratico del Veneto “abolisce” i mendicanti. Anzi, meglio, gli accattoni. È più economico che dargli da mangiare?

Il giorno delle sanzioni europee, “il colosso russo Rozneft socio forte di Pirelli”. Con Rozneft, assicura “Repubblica”, Tronchetti Provera disinnescherà la guerriglia dei fondi (americani).

In un’intervista con Cazzullo, Macaluso fa migliore storia del Pci che il pallido Spriano e anche Bocca:
Non ci vuole molto, i segreti sono manifesti, solo un po’ di onestà.

L’intervista di Macaluso, la lettura più sapida del “Corriere della sera” lunedì 17, non si può leggere online (quindi girarla col link, etc.). Che come tutti i siti non è selettivo, raccoglie di tutto – cioè sì, bisogna voler escludere qualcosa.

Quando Craxi fece il governo nel 1983, “ricordo che Berlinguer s’infuriò”, dice Macaluso: “Non l’avevo mai visto così arrabbiato”. Un genio.

Si capisce retrospettivamente che Scalfari non registrò l’evento su “Repubblica”- un socialista a palazzo Chigi, per la prima volta. Non un commento su questo, una segnalazione comunque dell’evento. E anche il titolo: a corpo contenuto come per un qualsiasi giorno vuoto di notizie. Era per non infastidire Berlinguer.

Una volta si vinceva in case e si perdeva fuori casa: il”fattore campo” era (quasi) imbattibile. La Lazio vince invece fuori casa, in casa perde o al più pareggia. Ha lo stadio contro, i tifosi. Che non fanno nulla per la squadra, altro che il tifo, ma sono in grado di distruggerla. Sono il riflesso della  politica.

Delle 25 “stars of Europe” che “Business Week”, la rivista d’affari americana, incoronava dodici anni fa “leaders in prima linea per il cambiamento”, solo due sono ancora in pista, ammaccati, Tony Blair e Guido Barilla. Si deve dire il  cambiamento in Europa travolgente?

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