mercoledì 19 marzo 2014

Stupidario - l'Italia paese d'ignoranti

L’Italia è “l’ultima (Eurobarometro 270 – European culture and values) nell’accesso e nell’uso delle risorse digitali”, informa Antonio Preiti sul “Corriere della sera-Roma”: “È superata da Lituania, Polonia, Slovenia, Cipro, Slovacchia”.

L'Italia è in ultima posizione fra i 24 Paesi Ocse per competenze linguistiche e matematiche – agenzie..

Il nostro paese si colloca all’ultimo posto tra i 24 paesi Ocse nella graduatoria delle competenze alfabetiche (Radio 24.Il Sole 24 Ore). Altro che competenze digitali, in Italia mancano le basi: non sappiamo più né leggere né scrivere. Il nostro Paese si colloca infatti all'ultimo posto tra i 24 paesi dell'Ocse nella graduatoria delle competenze alfabetiche”.

Ultimi sono gli italiani dietro Spagna e Francia (penultima e terzultima), e ben distanti da Giappone e Finlandia che guidano la classifica internazionale insieme ai Paesi del Nord Europa. Chissà come sanno leggere i finlandesi. E i giapponesi?

Secondo l’ex ministro Tullio De Mauro, che ama questo genere di rilevazioni, due indagini internazionali, nel 2000 e nel 2006, che proponevano “questionari di cinque livelli di difficoltà”, hanno mostrato che in Italia “solo il 29 per cento riesce a inoltrarsi nella lettura superando il secondo questionario, e a rispondere bene al terzo, quarto e quinto questionario”. Il 71 per cento non ce la fa, sta al di sotto della soglia “per orientarsi e risolvere situazioni complesse e problemi della vita sociale quotidiana”.
Oltre che ignoranti, imbecilli.

Le forze dell’ordine arrestano un Di Pasquale, “accusato della morte di una guardia giurata”. L’uomo è in realtà condannato per l’assassinio della guarda giurata, che non è morta per caso. Ma di colpevole ormai c’è solo Berlusconi.

“Pioggia, vento e fulmini in tutto il Lazio”, titoli del 21 gennaio 2014

Roma non è vivibile. Roma sporca, caotica e insicura. La caduta di una capitale senza governo.

Un qualsiasi articolo, un qualsiasi giorno, di Paolo Conti, o di Rizzo & Stella, sul “Corriere della sera”. Ogni romano produce 660 kg. di rifiuti, 113 più di Napoli. E di Milano? E non saranno più puzzolenti, come si diceva in guerra in Francia della cacca dei tedeschi? 

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