Implacabile con
Gentile, Rosy Bindi s’è scordata degli altri quattro vice-ministri che hanno
grane giudiziarie, Del Basso de Caro, De Filippo, Bubbico e Francesca
Barracciu. Si può supporre perché Gentile è alfaniano e i quattro sono del suo
partito. Ma contro Gentile Rosy Bindi s’è pronunciata in quanto presidente dell’Antimafia.
Ora, Gentile non
è sospettato di mafia – né qui è indagato, è solo vittima di un’industria dei
media assistita. Mentre i quattro del Pd sono indagati, per abuso d’ufficio,
concussione, appropriazione (le varie “rimborsopoli”). Gentile rientra nelle
competenze della Bindi perché calabrese? È possibile. Per una superficiale come
Rosy Bindi è anzi probabile che calabrese sia sinonimo di mafioso. Ma c’è un
problema.
Il problema è
che la presidente dell’Antimafia si è fatta eleggere in Calabria. Perché “lì ci
sono i voti sicuri”, assicurò a chi le contestava la scelta. Mentre confessava
di non sapere nulla della Calabria. Più sicuri in Calabria della Toscana, dove
il partito di Rosy Bindi stravince sempre?
Una commissione
Antimafia ci vorrebbe sulla commissione Antimafia.
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