Icardi, benché vesta Dolce & Gabbana, e sia stato il modello di Style, è brutto, sovrappeso, e forse non molto brillante, ma segna due goal e quindi
è un eroe. Maxi Lopez è bello e anche bravo, ma il portiere di Icardi,
Handanovoic, fa di tutto per impedirgli il goal, e quindi è doppiamente
cornuto. La gara tra Sampdoria e Inter era anche una sfida personale tra i due
centravanti. In quanto entrambi argentini, e in quanto la donna o moglie di Maxi,
una modella, è passata con Icardi – insomma, è passata da Genova, dove gioca
Maxi, a Milano, dove gioca Icardi e dove ci sono “più opportunità”.
Che due centravanti
litighino per una donna, seppure una modella in cerca di pubblicità, fa
piacere. Ma Icardi è insopportabile: è
interista, che è già peccato originale, non solo, ma in due anni di Inter, ben
pagato, ha fatto poco o niente. Mentre ieri a Genova, la città che lo ha allevato,
come atleta e in cachet, il suo
divertimento massimo è stato di sfottere i tifosi locali. Però ha segnato e
quindi è un eroe? Dov’è la morale?
Lo stesso a Napoli.
L’arbitro, con i suoi collaboratori, ha fatto di tutto per far vincere il
Napoli, a spese della Lazio. Napoli celebra come se avesse battuto il Real Madrid – o bisogna
dire ora il Bayern? E i laziali se la prendono con la loro squadra, il loro allenatore
e il loro presidente. Dov’è la morale? C’è solo la vittoria.
Era il diritto de
barbari, e non c’è stato progresso.
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