martedì 8 aprile 2014

Fisco, appalti, abusi (48)

Il Comune di Roma vuole aumentare gli “investimenti” da 500 a 800 milioni, e cerca la differenza , scrive “la Repubblica;” “con un aumento esponenziale delle multe”. Le multe stradali. Il cui importo minimo è di 50 euro. Il Comune non conosce il valore dei soldi: la corruzione comincia da qui.

Per l’“aumento esponenziale” delle multe il Comune di Roma intende “mobilitare” i Vigili urbani. Che altrimenti non si vedono sulle strade – si vedono solo quando fanno le multe. E perché deve “mobilitarli”, nell’orario di lavoro che altro fanno? 

Roma è la città col più alto coefficiente al mondo di auto per abitante. Un mezzo privato è necessario per ogni spostamento, perché il trasporto pubico è insufficiente e erratico. Nel 2012 i romani hanno pagato 280 milioni in multe stradali. Ma ne avrebbero dovuto pagare un miliardo e dieci milioni. Il servizio pubblico non si migliora, come sarebbe semplice, per fare più multe? A Roma il trasporto pubblico difficilmente esiste, in alcune tratte, in alcuni giorni e ore. Il tram 8, che movimenta 200-300 mila persona al giorno, è stato fermo per due giorni perché la società del gas doveva scavare una buca sul percorso. Una buca di un metro q. circa. Attorno al quale si sono indaffarati una decina d’operai. Perlopiù in pausa sigaretta. L’allato è sacro. L’appalto deve durare a lungo perché deve costare di più.
 “Se dovessimo dare la simulazione delle pensioni dei parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”, ha lamentato Antonio Mastrapasqua prima delle dimissioni. Il presidente dell’Inps cioè: i pochi - ma sono sempre molti - soldi pagati in contributi dai precari finiscono nel nulla, l’Inps non è in grado di gestirli.

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