Un
asteroide. Un “E.T.” consolatorio venuto da altre epoche e altri mondi. Un
museo animato, di una settantina di ritratti vividi, seppure di morti.
Un
libro di nomi con una personalità, amici e non, attivi e creativi, cattivi a
volte, mai lagnosi, neppure nella disgrazia, quello che si dice geniali. Di un
mondo circoscritto, quello dell’arte, che l’autore ha più frequentato, dopo
avere senza volerlo abbandonato Cuba, ma non chiuso e anzi arioso e aggiornato.
Un
altro Novecento che quello delle macerie che abbiamo chiuso, politiche e
letterarie. Ma con la patina già del remoto.
Alvar
González-Palacios, Persona e maschera, Archinto, pp. 265 ill., € 20
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