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parlamentari nullatenenti non è da ridere, è una volgarità. Tragica, come 50
altre ciccioline. O sono 100, con gli “incapienti”? Uno sconcio. Un parlamentare su dieci è un goliarda, uno che a venticinque
anni e più non ha mai cercato un lavoro - i nullatenenti non sono nemmeno
iscritti alla ricerca di un lavoro, non percepiscono la disoccupazione. Né
partite Iva, per quanto velleitarie. Né licenziati, o perdenti posto, nessuno
di loro.
È il
limite della politica dell’antipolitica, finire in mano ai fresconi, la sua intrinseca
immoralità. Sotto le forme dell’opportunismo, della beffa, della stupidità
trionfante. Gente che ride di chi fatica, e se la gode alle sue spalle.
Non si
può cacciarli, come loro in situazione rovesciate pretenderebbero, dalle
Camere. Ma un requisito urge per le candidature. Oltre all’età minima anche un
lavoro, un’attività, una professione. Un lavoro anche umile non qualificato, ma
che sia stato cercato, previa attestazione di agenzia del lavoro o testimoni
validi.
Le “giustificazioni”
che molti di questi fannulloni spernacchianti portano, soprattutto i grillini,
sarebbero anche facete. Se non fossero immorali, indegne.
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