La
Love Economy in Italia movimenta ogni anno 5,5 miliardi, calcola “Il Sole 24
Ore”. Spendiamo per ogni incontro, fra bar, ristorante, fiori, preservativi,
mediamente 55 euro. L’economia è proprio una scienza triste.
Dell’Utri viaggiava col passaporto, il
suo, il suo nome, la sua carta di credito, il suo telefonino. Ma
che mafioso è?
Stava al “Phoenicia”, un albergo che è nella storia:
per farsi vedere meglio?
Il persecutore di Dell’Utri è Scarpinato, quello
del “Dio dei mafiosi”, la teologia politica di Cosa Nostra di cui si celebra il
quindicennale. Buon credente, sicuramente, anche lui, ma chi dei due è più
mafioso?
“Tutti
i ristoranti con una buona clientela hanno microspie”, ragiona semplice il
titolare di “Assunta Madre”, il ristorante di via Giulia a Roma dove la Polizia
avrebbe saputo che Dell’Utri era all’estero. In realtà l’ha saputo dai servizi
italiani a Beirut, non da un’intercettazione di sette-otto mesi fa. Si capisce
Dell’Utri, ma perché la Polizia c vuole imbrogliare?
Via
Giulia è strada chic, ma il titolare di “Assunta Madre”, che viene da
Terracina, è uomo semplice. Ha appena aperto con lo stesso successo un
ristorante a Londra: “Fanno la fila in tanti che ci vogliono le transenne per
arginare la folla”, dice. Per farsi intercettare?
“Se
lei compra 100 euro di frutta e verdura, al contadino vanno soltanto 1,6 euro”,
dice il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina. A chi lo dice?
“Oggi
un prodotto italiano destinato all’export si ferma alla dogana in media per 19
giorni”, dice ancora il ministro Martina. Ma perché non lo dice all’Agenzia
delle Entrate?
Un
prodotto agricolo, deperibile. La media significa che qualche prodotto sta alla
dogana trenta giorni o più. Ma, di nuovo, perché il ministro non lo dice ai
doganieri.
“L’euro
è l’unica moneta passiva: il cambio lo fanno le banche centrali di Usa e Cina:
l’Europa lo subisce senza ragioni”. Elementare, Watson. Ma solo “La Nazione” di
Firenze ascolta l’ex ministro Tremonti che lo dice.
“Un
euro forte conviene alla Germania, ma danneggia tutti gli altri”, dice ancora Tremonti.
Ma questo non è vero. Cioè non più: ora la Germania ha bisogno di esportare
anche in Europa, dopo averla prostrata. Anche Draghi oggi lo dice – anche se l’euro
quota oggi come quotava un anno fa, due anni fa, tre anni fa.
Pennetta
e Fognini, i grandi del tennis italiano, risiedono a Barcellona. Non di Sicilia,
di Catalogna. Francesco Molinari, grande del golf, a Londra. Dove anche
Valentino Rossi ha provato a risiedere. Dolce e Gabbana al Lussemburgo – o nel
Liechtenstein? E qualcuno già pensa alla Russia, come Depardieu. Ma perché
tanta voglia di estero?
Una
volta gli italiani andavano in Svizzera per non pagare le tasse. Ma in Spagna,
in Inghilterra, paesi fiscalmente tanto virtuosi?
“Trecento
teppisti infiltrati” e “venti minuti nel
caos”: il cuore dei cronisti è trepido per la mezza battaglia a Via Veneto e a
Piazza di Spagna, con 35 feriti e un uomo sena una mano, un poveretto che
vendeva panini. I trecento potevano essere anche il doppio, chi lo sa, non si
vedeva per le bombe. Ma la manifestazione senza gli “infiltrati” non s’è vista:
poche persone con gli striscioni alla testa del corteo.
Luciano
Canfora fa Erasmo doppiogiochista: autore di un libello contro papa Giulio II,
e poi denunciatore del libello stesso. Per questo ammirevole.
Lo
fa anche “grande fiammingo”. Doppio quindi in tutto, olandese e fiammingo.
Una
volta, al tempo di Erasmo, erano tutti fiamminghi quelli che poi sono diventati
olandesi, anche questo è vero. Mentre i fiamminghi sono diventati altri, si
sono fatti anche uno Stato a parte, il Belgio.
Pascal
Bruckner ha avuto un padre fervente ecologisra, collaboratore dei tedeschi e
antisemita. Nonché manesco in casa, a spese della moglie. Fino al 2012 – poi è
morto.
Bruckner,
che ha 65 anni, ricorda che a dieci anni pregava ogni sera, “inginocchiato
vicino al letto, la testa inclinata, le mani giunte”, che suo padre morisse.
Pregava? Preghiera?
“Report
“ fa un lungo servizio sul caffè al bar, sui rischi che ci prendiamo di
avvelenamenti etc. Mentre i responsabili dell’igiene assicurano che no, non è
vero. A chi credere? Ma guardando il servizio il dubbio evapora: serve a dire
che ci vorrebbe un master per fare il caffè. Ossia pagare alcune migliaia di
euro. Magari “Report” l’ha fatto gratis, per qualche amico masterizzatore.
Si
può fare una manifestazione di studenti che sono meno dei poliziotti di
guardia? Sì, al ministero della Pubblica Istruzione a Roma. I pochi studenti
stanno peraltro sula gradinata a prendere il sole.
Tranquillamente, ineluttabilmente,
l’Ucraina si dissolve - com’era prevedibile anche da questo sito:
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