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domenica 27 aprile 2014

Ombre - 218

Sergio Romano fa di Kesselring, sul ”Corriere della sera”, il protettore di Napoli e di Roma. Di Kesselring, anzi, insieme con Hitler. Le città furono danneggiate dagli angloamericani, “a cui si debbono alcune delle maggiori distruzioni mai subite da un patrimonio artistico europeo”. La revisione è già cominciata? Il giorno dopo la festa della Liberazione. 


Adesso che lo spread si riduce, spremuto dai bilanci restrittivi, si dice che la grande paura è la deflazione. Che moltiplicherebbe il rapporto fra debito e pil, altro che ridurlo. Ma senza dire che la deflazione è figlia dei bilanci. Ma in che mani è caduta l’Europa - meglio i bombardieri americani?

“L’olio spagnolo in mani italiane? Mai”. È stato tassativo il premier spagnolo Rajoy.Ora l’olio spagnolo è in mani inglesi, di una finanziaria inglese, cioè di nessuno, e a Rajoy va bene. Solo ragioni di loggia?

L’olio spagnolo in realtà si fa forte di marchi italiani, di cui ha fatto incetta, sotto i quali si contrabbanda, per vendere nei succulenti mercati americani, del Nord e del Sud. E questa non è colpa della Spagna.

Il giudice Guariniello chiede l’intervento del capo del governo contro la giustizia lenta – vuole affrettare una condanna. La giustizia della Provvidenza? Ma non è fascismo.

Dirige l’attacco, retrospettivo, a Vannoni e Stamina il giudice Guariniello, che sempre fa le cause perse, a babbo morto. Noi con chi dobbiamo stare?

Sono stati 1621 nel 2013 i procedimenti discipllinari al Csm a carico di giudici, scrive al “Corriere della sera” Gianfranco Ciani, Procuratore generale della Cassazione. Le azioni disciplinari hanno quindi riguardato, spiega Ciani, il 2 per cento degli 8.229 giudici in servizio. Quattro volte la percentuale della Francia o della Germania, due volte quella della Spagna. Dobbiamo rallegrarcene, o preoccuparcene?

Il Csm assegna le cariche, a capo delle Procure e dei tribunali,per ragioni politiche, assicura serafico  Ciani, il primo magistrato d’Italia. Bisogna accontentarsi, c’è di peggio?  

Fabrizio Roncone dà, inavvertitamente?, la parola al senatore abruzzese Razzi, che Crozza sbeffeggia ogni settimana da due o tre anni, e a sua moglie. Due persone finalmente dignitose, perfino a posto con i congiuntivi. Due ex emigrati alla Lampedusa – a Chiasso li spogliavano. I cui figli vivono in Svizzera con attività da poco, ma rifiutano l’Italia. Si può dare loro torto?

L’Italia migliore è quella dei Crozza? Il senatore Razzi è assurto al “Corriere della sera” per giustificarsi della foto di matrimonio in cui inalberava una capigliatura alla black panther. Normale per i giovani allora, anche se emigrati poveri, ma scandalosa per i politicamente corretti – se la mostrano a dito su internet.

Saranno i servizi segreti a desecretare i documenti segreti. Cioè a metterli in bella copia. Anche con qualche buona consulenza in fato di archivistica.

Firenze è diventata, negli anni di Renzi, la capitale dell’abusivismo. Con un centinaio di case occupate, e bancarelle ovunque. Per distrazione?

Si chiude a Piombino l’acciaieria, dopo un secolo, davanti a un porto da tempo vuoto, di traffici e di servizi. Mentre a Firenze celebra “evento dell’anno” l’apertura del Mercato Centrale rinnovato, piccolo centro commerciale e un piccolo Eataly. È il modello Toscana, tutti camerieri?

“Stragi, pignoriamo la Germania”: l’avvocato Conti scrive a Renzi, e a Schulz, per chiedere infine i risarcimenti per le vittime innocenti di San Terenzo Monti in Lunigiana. Non chiede molto, 150 euro per un familiare di cinque vittime – in tutto furono un centinaio, di cui 26 infanti, 69 donne -  ma insiste: “Pignoriamo i beni della Germania in Italia”. Così semplice – dirsi dispiaciuti non basta.

Romano Montroni, neo delegato alla lettura del ministro della Cultura Franceschini, lamenta sul “Quotidiano Nazionale” che in Francia, Germania, etc., si legge molto di più che in Italia, e gli sconti sui libri sono proibiti alle librerie. Ma non dice che i prezzi dei libri sono la metà che in Italia, in Francia anche un terzo.

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