giovedì 10 aprile 2014

Quando la Bce lanciò la speculazione sull’Italia

Il problema è semplice: l’antieuropeismo galoppa. Non solo in Italia, ma Bini Smaghi non ne tiene conto e non si chiede perché. È un fatto pericolosissimo. Con una causa evidente: all’origine dell’antieuropeismo c’è l’Europa. L’Europa di Bruxelles e di Francoforte. Degli inqualificabili Barroso, Olli Rehn, Almunia. E dei Bini Smaghi. È cioè un circolo vizioso.
Questo libro ne è un’incredibile conferma: l’Europa è una vergine pura e chi non ci crede è un malfattore. Bini Smaghi, per intendersi, è uno per il quale la colpa della recessione è dell’Italia, “vista dall’esterno”. E dall’interno? Non lo dice, ma per “esterno” intende l’Europa, non l’Atlantico o il Medio Oriente. Come se l’Italia fosse chissà dove - avevano già abolito la geografia alla sua età? Ma Bini Smaghi non è l’ultimo arrivato: è stato presidente della Sace, membro del direttivo della Bce, e ora è boiardo di Stato.
Ci si avvicina a questo libro con un filo di speranza: un filoeuropeo dopo tanto antieuropeismo. Ma una postilla aggiunta all’ultimo momento, in particolare alle pagine 184-186, è agghiacciante. Soprattutto perché l’autore non se ne rende conto – lui è per la “ragione bancaria”. I 17 membri del consiglio della Bce, e i 6 del consiglio direttivo, insistono nei cinque giorni ferali da 4 all’8 agosto 2011, “a maggioranza”, di stritolare l’Italia. Non perché non fa le leggi (“riforme”) che loro richiedono, ma perché “in ogni caso” bisogna “essere rigorosi”. Possibile che Bini Smaghi non capisca? Evidentemente sì.
In obbedienza alla richiesta, il governo italiano aveva provveduto nelle 24 ore ad anticipare di un anno al 2013 il pareggio di bilancio, a fare del pareggio un obbligo di legge, e a predisporre  liberalizzazioni del lavoro e restrizioni alla previdenza. Tempo un’ora o due, senza leggere i provvedimenti di legge, i 17 e i 6 decidono, sempre a maggioranza, che l’Italia è insolvente e scrivono a Roma una letteraccia. Che viene resa pubblica. Questo, concede Bini Smaghi, è sleale: “La lettera avrebbe dovuto restare confidenziale, renderla nota ha incrinato la credibilità, soprattutto dell’Italia”. E scriverla no? Da quando la Bce scriveva ai governi? E chi l’ha divulgata?
In Italia la percezione è che l’Europa ci ha bidonati – Bini Smaghi non usa il participio, è banchiere forbito, ma il senso lo sappiamo. “Vista dall’estero” invece… Vista la crisi dall’estero non è tutta colpa dell’Italia come dice lui. Vista da lui semmai. Vista dall’estero, per esempio da Londra, per esempio dalle stesse Francoforte e Berlino, la crisi del debito italiano è stato un attacco proditorio della Bce. Magari col suo voto - lui dice sempre: ”la maggioranza”.
Ma anche la “ragione bancaria” esercita a vista corta. Perché fra le 33 “false verità” non mette la ricapitalizazione delle banche europee fallite? Costata alla Bce e all’Ue dieci-dodici volte gli acquisti di Btp italiani? A vantaggio delle banche tedesche in primo luogo, quasi tutte, e poi belgo-francesi, irlandesi, olandesi, finlandesi, austriache? Forse per distrazione. Forse perché questa è l’Europa antieuropeista: grattare il possibile – si chiama “mercantilismo”, significa grattare. Non è vero, ripete per 33 volte l’ex banchiere centrale, che i problemi dell’Italia siano da attribuire all’euro e all’Europa. Che è incontestabile: l’Italia è parte maggiore dell’euro e dell’Europa. Ma non convince: non smonterà gli slogan elettorali antieuro per il semplice fatto che non accetta le colpe dell’Europa.
Bini Smaghi aveva appena pubblicato “Morire di austerità”. Qui se ne fa paladino. Forse per smarcarsi da Tremonti, cui deve tutta la carriera. Che ha appena accusato con un libro argomentato la Bce di quando c’era Bini Smaghi di aver affossato l’Italia il 5 agosto 2011, dopo aver riconosciuto che tutti i conti erano in ordine. Nel “Postscriptum” Bini Smaghi non fa menzione di Draghi, cofirmatario della lettera di reprimenda della Bce dell’8 agosto, in qualità di successore nominato alla presidenza della stessa. Affari suoi. Ma dire che l’Italia “non ha fatto i compiti” per 33 capitoletti è un’assurdità, oltre che una sciocchezza politica – troveremo il libro sul blog di Grillo.
Lorenzo Bini Smaghi, 33 false verità sull’Europa, Il Mulino, pp. 150 € 14

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