mercoledì 21 maggio 2014

Astensione per non morire dc

L’avvicinarsi del voto accentua e non attenua il mal di pancia dei democrat di origine Pci. Renzi non ha fatto campagna per accattivarsi il loro voto, e anzi con le nomine alle aziende pubbliche, le candidature in lista, e la gestione interna del Pd, sembra perfino intento ad alienarseli.
Nelle riunioni che si susseguono a Roma, di circolo o di sezione, i nuovi democrat, renziani o di origine Dc, peraltro non si presentano. O non fanno nulla per controbattere i timori di una gestione del partito da vecchi praticoni della politica.
L’insofferenza degli ex Pci, che sono tuttora la base elettorale più forte del Pd, potrà essere controbilanciata dal voto giovanile. Delle generazioni cioè senza passioni reducistiche. E dai percettori del bonus da 80 euro. Ma proietta un’ombra non irrilevante sul voto.
Qualcuno prospetta perfino un “effetto Rutelli”, di quando nel 2008 l’ex Pci in massa disertò il voto per l’ex sindaco al Comune di Roma.  Analoghe incertezze si registrerebbero in Romagna, a Napoli e nelle Puglie, specie nel Salento.

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