mercoledì 21 maggio 2014

Berlusconi vota Alfano

Berlusconi insegue Grillo e  trascura il suo ex pupillo Alfano. Sembrerebbe un segno di sufficienza e invece contraddice un canone della scienza politica: che la propaganda elettorale va fatta contro i partiti similari. Che il nemico è chi può puntare agli stessi elettori.
Il canone varrebbe ancora di più nel caso di Alfano, che ipoteticamente è un traditore, anche irriconoscente. E potrebbe in questa sua prima prova elettorale bruciarsi subito, se non raggiunge il 4 per cento. Invece  Berlusconi lo accredita di una percentuale ben più alta. E fa campagna contro Grillo trascurando del tutto Alfano.
Un’ipotesi è che Berlusconi tema che i suoi elettori votino Grillo meglio di Alfano, ma è difficile accreditarla: il “ceto medio produttivo” non vota per protesta. Resta l’ipotesi iniziale, che Berlusconi abbia sparigliato, dopo il voto di febbraio 2013, per allargare l’aera moderata.

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