Al quinto giorno Scajola era a capo della
‘ndrangheta in Liguria. Al sesto – “Il
Sole 24 Ore” di oggi – parte o capo di “un’associazione segreta, collegata alla
‘ndrangheta, che rappresenterebbe un paracadute politico e un polmone
finanziario“, per briganti “non solo italiani”. Che “rappresenterebbe“ dunque –
“Il Sole” non sottovaluta i Gemayel. Aspettiamo il settimo giorno, potrebbe
essere decisivo – Scajola pedofilo, femminicida, cannibale?
Al primo giorno Scajola era complice nella latitanza
di Matacena. Al secondo un esattore di tangenti, al terzo un manipolatore della
scorta, al quarto un trafugatore di documenti “segreti”, anche se nessuno li ha
letti. Tutto questo è dossieraggio: una tecnica che, inaugurata nel 1989 col
processo a Sofri, fa dunque venticinque anni. Scajola sarà il peggiore dei
delinquenti, ma che dire dei suoi inquirenti?
Ma, poi, lo si vuole condannare? Basterebbe un
capo d’accusa. Uno solo, vero.
Nessun commento:
Posta un commento