Carni agli
estrogeni, granaglie ogm, miele da polline biotech, vino in polvere: tanti
alimenti che l’Italia non può produrre per le leggi sanitarie in vigore, sono
però venduti su importazione, autorizzati dall’Unione Europea.
“Extracosti e ritardi,
la variante diventa la regola”, “Il Sole 24 Ore: E il grimaldello, legale,
della corruzione: l’appalto triplica mediamente di costo, i tempi sono disattesi
a vantaggio delle imprese costruttrici.
Le varianti
negli appalti pubblici erano la costante di Tangentopoli. Escluse dalla legge
Merloni, 1994, si avvalgono ora dell’opera dei giudici: o il ricorso al Tar,
interminabile, o la denuncia dei concorrenti esclusi, in genere quando
falliscono.
C’era una volta
la pubblicità ingannevole. Ora, con tutte le Autorità che controllano il mercato
e la pubblicità, costosissime, pagate dal cittadino, le offerte si moltiplicano giorno per giorno,
con varianti anche durante la stessa giornata, che promettono tutto e non
assicurano nulla – l’ “offerta” è valida sei mes, tre mesi, o anche solo un
mese, il contrato è vincolante invece per tre anni, anche sei.
Lo stesso libro
francese costa il 25 per cento in più in un libreria italiana rispetto alla
libreria francese di Roma. Per un dazio doganale e un rischio di cambio che non
ci sono.
Niente più
medicinali, tutti integratori: un popolo di sofferenti cronici i medici di base
lo hanno trasformato in una squadra energetica che rincorre la forma migliore.
Senza nessuna spesa per il sistema sanitario, senza nessun rimborso delle
assicurazioni private. A un costo doppio e triplo rispetto alle “presunte”
vitamine, E, D3, C e l’immancabile Omega 3, con curcuma, ortica, rosmarino e
pepe nero, anzi ora con lo zenzero, incorporate nella pasticca. È il mercato, anche
della sanità, a carico sempre del consumatore-utente.
Lo zenzero: sarà
stato questo il segreto degli antichi greci, la bevanda sacra, della cultura
che ancora rimpiangiamo – la tzi-tzi byra
di Corfù?
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