Floris incalza il presidente del consiglio
Renzi, che è pure segretario del suo partito, come se facesse giornalismo d’inchiesta,
o d’assalto. In realtà vuole impedirgli di parlare, accumulando le domande,
anche sei-sette di seguito. Per lasciare allo spettatore l’impressione che il presidente
del consiglio non ha risposto. È solo un duello – una faida – tra due correnti
dello stesso partito.
Attaccare il reprobo – bastava non essere in
linea – con una serie di contestazioni senza lasciargli la possibilità di rispondere
era un trucco in uso nelle cellule del Pci. E più tra gli adolescenti e i
giovani, che andavano a quel partito come a una scuola di politica. In questo
senso si può dire il Pci intramontabile.
Renzi, che pure è padrone dei talk-show, è sembrato
a disagio a “Ballarò” da subito. Come uno che non si fidava pur giocando in
casa. Floris è un ex Fgci, Renzi un ex scout: il compromesso Guareschi qui non
aiuta.
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