L’anarchista si addormenta, reduce da
una delle quotidiane discussioni accaldate tra compagni sul futuro dell’umanità,
e vede le due sponde del Tamigi brillare ripulite, siamo nel 1890, sparite le
fumose ciminiere, le carpenterie, le ferriere, con le seghe, i martelli e il
loro rumore. Con un ponte “uscito da un libro di miniature, più bello del Ponte
Vecchio”. Manca il ponte, che avrebbe dovuto essere “inaugurato nel 2003”, ma
l’utopia del 1890 è una realtà. Con prefazione di Paolo Portoghesi: che gioca
su no-where now-here: come ciò che
sembra impossibile, un’architettura della vita igienica, ecologica, si avvera.
Una delle visioni di Morris, socialista
nell’animo. A Oxford avrebbe voluto intraprendere, con Burne-Jones, la carriera
ecclesiastica, ma l’immaginazione prese il sopravvento.
William Morris, Notizie da nessun dove, Editori Riuniti, pp. 266 € 19
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