Due giorni dopo la diffusione
del libro di Geithner, con la rivelazione di una richiesta “europea” al vertice
di Cannes 2011 di affondare l’Italia, il “Financial Times” aprì una serie di
tre lunghi articoli sullo stesso vertice con Angela Merkel in primo piano in
lacrime. Messa alle corde, sembra dire l’autore della ricostruzione, Peter
Spiegel, lei e non l’Italia. Merkel in lacrime non è possibile e non è vero, ma
non è una coincidenza.
Si capisce subito il
senso della ricostruzione se la si legge, benché lunga alla fine quindici fitte
pagine. È Sarkozy che spinge per mettere l’Italia alle corde. È Christine
Lagarde, la sua ex ministra dell’Economia, mandata al Fondo monetario a
tamponare la figuraccia di Strauss Kahn, a dire la frase fatidica: “L’Italia
non ha credibilità”.
Merkel in lacrime avrebbe
detto, rivolta a Sarkozy e Obama: “Siete voi, i vincitori, che sessant’anni fa
mi avete imposto la Costituzione”. Sottinteso: col divieto del debito. Debole.
La serie si fa forte, invece, di “fonti francesi”. Alle quali, caratteristicamente,
la vanagloria è francese, Siegel fa menare vanto della durezza di Sarkozy.
Molte delle quindici
pagine sono prese dalla crisi greca. Della quale si sa tutto, ma non questa
frase di Venizelos, il ministro greco delle Finanze: “La posizione di Sarkozy
fu molto offensiva. Non educata. Molto, molto dura e molto offensiva”.
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