sabato 17 maggio 2014

Il piano anti-Italia era di Sarkozy

Due giorni dopo la diffusione del libro di Geithner, con la rivelazione di una richiesta “europea” al vertice di Cannes 2011 di affondare l’Italia, il “Financial Times” aprì una serie di tre lunghi articoli sullo stesso vertice con Angela Merkel in primo piano in lacrime. Messa alle corde, sembra dire l’autore della ricostruzione, Peter Spiegel, lei e non l’Italia. Merkel in lacrime non è possibile e non è vero, ma non è una coincidenza.
Si capisce subito il senso della ricostruzione se la si legge, benché lunga alla fine quindici fitte pagine. È Sarkozy che spinge per mettere l’Italia alle corde. È Christine Lagarde, la sua ex ministra dell’Economia, mandata al Fondo monetario a tamponare la figuraccia di Strauss Kahn, a dire la frase fatidica: “L’Italia non ha credibilità”.
Merkel in lacrime avrebbe detto, rivolta a Sarkozy e Obama: “Siete voi, i vincitori, che sessant’anni fa mi avete imposto la Costituzione”. Sottinteso: col divieto del debito. Debole. La serie si fa forte, invece, di “fonti francesi”. Alle quali, caratteristicamente, la vanagloria è francese, Siegel fa menare vanto della durezza di Sarkozy.
Molte delle quindici pagine sono prese dalla crisi greca. Della quale si sa tutto, ma non questa frase di Venizelos, il ministro greco delle Finanze: “La posizione di Sarkozy fu molto offensiva. Non educata. Molto, molto dura e molto offensiva”.

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