mercoledì 21 maggio 2014

La crisi di credibilità, di inviati e corrispondenti

Arrivato a Bruxelles e a Berlino, anche a Parigi, l’inviato o corrispondente subito si esercita alla credibilità: l’Italia non ha credibilità, etc. Con tre varianti. L’Italia “non fa le riforme”. L’Italia è corrotta (burocratica, improduttiva, etc.). L’Italia non è competitiva.
Ma credibilità di che, se non c’è banca, assicurazione, industria piccola e grande, commercio piccolo e grande, in Italia che non alletti l’investimento estero. Perfino l’Alitalia. Solo Grillo se ne accorge? Solo Grillo legge il giornale, l’inviato e il corrispondente no? E la competitività, le riforme, etc. L’Italia è la seconda economia manifatturiera della Ue, dietro la Germania. Che però ha un terzo abbondante di popolazione in più. È quarta al modo, dietro Cina, Usa e Germania, per “complessità della qualità”, collocandosi con un migliaio di prodotti nei primi tre posti per saldo commerciale attivo. E ha i criteri di pensionamento più rigidi. E il mercato del lavoro più flessibile. A tutti gli effetti decontrattualizzato, perfino nel pubblico impiego.
Non basta sapere una lingua, evidentemente, per capire le cose - ne sa tre il mago di piazza Colonna, sotto il portico, davanti allufficio di Renzi. O la credibilità è “al centro”, ma non del governo, dei giornali? Che per questo sono sempre meno letti. Si cita una ricerca del Financial Tmes” secondo cui l’Italia è il paese che ha meno investimenti esteri in Europa. Meno della solita Grecia, o del solito Portogallo, dove il “Financial Times” avrebbe censito investimenti esteri per 200 milioni l’anno scorso. Quanto gli investimenti in Italia di Ikea nel solo 2013? E dov’è questo studio del “FT”, il giornale non ne sa nulla.
La cosiddetta crisi di credibilità è creazione di media asserviti. Anche a loro insaputa, per dabbenaggine: 60 dei 170 miliardi di nuovo debito sono andati al finanziamento delle banche fallite in Spagna e Irlanda, e in Grecia, Portogallo, Cipro. Cioè delle banche tedesche, francesi e inglesi loro creditrici. Ma questo nessun italiano lo sa: non dai suoi media, contrariamente al bravo, ottimo, cittadino tedesco, anche all’inglese. Provincialismo? Non può essere – non usano twitter?

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