Renzi
“governerà” la Ue nel prossimo semestre stando all’opposizione Si delinea così,
con questa forte dicotomia il futuro prossimo dell’Unione Europea, malgrado il
voto estremamente esplicito e indicativo di domenica. Lui stesso l’ha delineata
spiegando alla direzione Pd i suoi contati ravvicinati dopo le elezioni con i
leader europei.
Chi ha
affossato la Ue – e l’Italia – è sempre al comando, anche se la presidenza
tocca all’Italia, e il presidente del consiglio italiano si fa un punto d’onore
di ribaltare la politica europea, egemonistica e depressiva. L’indicazione del voto europeo non è stata considerata in nessun modo, si discute
solo delle alchimie formalistiche vecchio stile, su chi debba sostituire
Barroso, Van Rompuy e Schlz al vertice delle burocrazie europee, lasciando
immutate le asfittiche procedure e l’egemonia tedesca. Questa tanto più sorda,
ha detto Renzi, dopo l’inabissamento della Francia.
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