Chiara Rizzo, moglie di
Matacena, è stata arrestata in Francia senza che dall’Italia fosse venuto alcun
mandato d’arresto, per la sola richiesta della Polizia. Poi, quando il mandato è
arrivato, se ne è decisa l’estradizione, anche se il mandato non elenca
imputazioni specifiche, solo l’essere moglie di Matacena. Entrambi i provvedimenti
sono stati presi da una giudice, Solange Legras, Procuratore Generale di
Aix-en-Provence, una che ama esporsi. Che ha ascoltato due volte Chiara Rizzo,
dice compiaciuta ai giornali. E ne riferisce le lamentele sulla prigione di Marsiglia dove è
detenuta: gabinetti luridi, senza carta igienica né sapone, per cibo zuppa,
pane e acqua, carta igienica, sapone e cibo vanno comprati, ma per questo
bisogna avere un conto corrente appoggiato al carcere. Nonché su cellulare con
la quale la portano dalla prigione, che le provoca crisi di claustrofobia.
Sembra che ne rida, e
in effetti la Procuratrice ne ride: “Ma mi sorprende che si sia preoccupata di
dover dormire per terra. Nelle nostre carceri i letti ci sono, esattamente come
in quelle italiane”. Per il resto non la smentisce., né ha preso provvedimenti:
Chiara Rizzo dice la verità. Chi vuol fare pipì in carcere sì arrangi, sia pure
una signora. E se ha crisi di claustrofobia si arrangi lo stesso.
Gli inviati italiani –
quasi tutti inviate - che ne riferiscono non se ne scandalizzano. Sarà giusto
che nelle carceri francesi i gabinetti siano luridi, la carta igienica assente,
si mangi pane e acqua, e si soffra la claustrofobia.
L’Europa è dunque la
barbarie, se questo succede a Aix, una cittadina che era gentile, prima che la
Provenza incanaglisse. E la barbarie è dunque femminile. Implacabile contro una
donna.
Solange Legras, per
intendersi, è quella che ha protetto Ablyazov, il miliardario kazako ricercato
dal suo Paese. Da ultimo anche con un finto fermo, tipica operazione sbirresca.
Nessun commento:
Posta un commento