sabato 17 maggio 2014

Provenza canaglia, Europa femminile e barbara

Chiara Rizzo, moglie di Matacena, è stata arrestata in Francia senza che dall’Italia fosse venuto alcun mandato d’arresto, per la sola richiesta della Polizia. Poi, quando il mandato è arrivato, se ne è decisa l’estradizione, anche se il mandato non elenca imputazioni specifiche, solo l’essere moglie di Matacena. Entrambi i provvedimenti sono stati presi da una giudice, Solange Legras, Procuratore Generale di Aix-en-Provence, una che ama esporsi. Che ha ascoltato due volte Chiara Rizzo, dice compiaciuta ai giornali. E ne riferisce le  lamentele sulla prigione di Marsiglia dove è detenuta: gabinetti luridi, senza carta igienica né sapone, per cibo zuppa, pane e acqua, carta igienica, sapone e cibo vanno comprati, ma per questo bisogna avere un conto corrente appoggiato al carcere. Nonché su cellulare con la quale la portano dalla prigione, che le provoca crisi di claustrofobia.
Sembra che ne rida, e in effetti la Procuratrice ne ride: “Ma mi sorprende che si sia preoccupata di dover dormire per terra. Nelle nostre carceri i letti ci sono, esattamente come in quelle italiane”. Per il resto non la smentisce., né ha preso provvedimenti: Chiara Rizzo dice la verità. Chi vuol fare pipì in carcere sì arrangi, sia pure una signora. E se ha crisi di claustrofobia si arrangi lo stesso.
Gli inviati italiani – quasi tutti inviate - che ne riferiscono non se ne scandalizzano. Sarà giusto che nelle carceri francesi i gabinetti siano luridi, la carta igienica assente, si mangi pane e acqua, e si soffra la claustrofobia.
L’Europa è dunque la barbarie, se questo succede a Aix, una cittadina che era gentile, prima che la Provenza incanaglisse. E la barbarie è dunque femminile. Implacabile contro una donna.
Solange Legras, per intendersi, è quella che ha protetto Ablyazov, il miliardario kazako ricercato dal suo Paese. Da ultimo anche con un finto fermo, tipica operazione sbirresca.

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