La Germania ha un debito maggiore dell’Italia ma
paga molto meno di interessi. Molti tra i presupposti del voto antieuropeo di
domenica erano già tratteggiati in “Gentile Germania”. Qui il paradosso dello spread:
“L’esito è che la Germania, con un
debito di 2.082 miliardi, superiore a quello dell’Italia, 1.988 miliardi, paga interessi
nel 2013 per 64 miliardi, mentre l’Italia ne paga 91 – saranno 100 nel 2015. Il
titolo a lungo termine è un investimento sul futuro. E sul futuro la
“sostenibilità” del debito italiano è stimata migliore di quello tedesco, molto
migliore. Anche dagli studi tedeschi. Com’è allora che la Germania paga meno,
molto meno? Perché la Germania ha convinto i mercati che l’euro è il marco. E
ciò ha fatto indirettamente, costringendo
l’Italia – le “Italia” dell’Unione Europea - a pagare di più.
“La sostenibilità riguarda l’adeguatezza
delle risorse attese per pagare il debito futuro. È una previsione, quindi
incerta, ma ancorata a supporti calcolabili: spesa (sociale, previdenziale, sanitaria),
entrate, ricchezza nazionale, competitività.
“A
marzo 2013 la Bundesbank, inaugurando l’indagine sulla ricchezza delle famiglie,
da molti anni in uso alla Banca d’Italia, ha corroborato la solvibilità italiana
rispetto alla stessa Germania, rilevando che la ricchezza media delle famiglie
tedesche - o patrimonio: immobili, risparmi, azioni, obbligazioni, preziosi,
assicurazioni sulla vita – è inferiore alla media europea, degli altri “grandi
paesi dell’area dell’euro con i quali i dati sono comparabili”.
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