sabato 14 giugno 2014

La nuova Italia è sempre tribale

Dopo Milano, e dopo Bologna, la Toscana. Non si contano più le nomine di toscani nei centri di potere del governo Renzi, che ancora non ha compiuto quattro mesi: a ogni tornata di nomine almeno la metà, quelle dei maggiore peso. Si dice: sono fedelissimi di Renzi. Che non è una buona ragione. Ma, poi, Renzi conosce solo toscani?
No, è l’istinto tribale. Abbiamo avuto, per vent’anni ormai una serie di governi prenditutto lombardi. Con  manager pubblici lombardi. Magari senza titolo, si pensi ai manager della Lega, ma certificati anagraficamente. Con alcune parentesi emiliane, attorno a Prodi, Casini, Fini. Più circoscritte del lombardismo diffuso ma puntigliose.
Bisogna aggiornare gli studi. L’antropologia ha da tempo abbandonato il buon selvaggio. Ma non s’è aggiornata su questo etnicismo di bassa lega.

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